Adattissima per servizi matrimoniali per la sua particolare apertura a libro delle porte, venne presentata al Salone di Torino dall’Aprile ’53, ed all’epoca costava molto più di una normalissima berlina; si parlava di 1.331.500 lire. La differenza di quasi 500.000 lire in più è dovuta alle soluzioni tecniche molto sofisticate per il periodo ovvero cilindri a V stretto, due alberi a camme nel basamento, valvole in testa inclinate con sedi riportate, camere di scoppio emisferiche, testa in alluminio ed una maggiore accuratezza di costruzione della carrozzeria.
Negli anni ’50, abbandonati ormai i nomi delle città laziali (Aprilia, Ardea), la Lancia prosegue la via intrapresa con la Aurelia e designa il nuovo modello con il nome di un’altra notissima strada consolare romana cioè “Appia” (Appia Antica) che era una strada romana di collegamento Roma / Brindisi, il più importante porto per la Grecia e l’Oriente nel mondo dell’antica Roma. Voluta dal console Appio Claudio Cieco la sua costruzione iniziò nel 312 a.C